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funzionamento del vaso d'espansione
Vaso d’espansione Il vaso di espansione chiuso a membrana (diaframma) è costituito da un contenitore chiuso suddiviso in due par...
lunedì 27 febbraio 2012
FUNZIONAMENTO DELLA CALDAIA,per avere una nuova tecnologia della caldaia una azienda italiana avuto un riconoscimento europeo e finaziamento di come ridurre i consumi del 40% con un sistema con Le pompe di calore con ciclo ad assorbimento, alimentate a gas e energie rinnovabili,sono la perfetta sintesi di ricerca all’avanguardia e di capacità di progettazione e produzione a basso impatto ambientale.
La tecnologia dell’assorbimento ad acqua-ammoniaca, sviluppata con successo da Robur per la produzione dei refrigeratori d’acqua, si estende oggi anche alla produzione di energia termica, attraverso la realizzazione di pompe di calore con efficienze energetiche ineguagliabili fino al 40% superiori alle migliori caldaie a gas oggi disponibili sul mercato.
Con questo funzionamento le caldaie sono delle pompe di calore ad assorbimento GAHP è un‘apparecchiatura termodinamica atta a trasferire calore da sorgenti termiche a bassa temperatura a sottosistemi di riscaldamento elevando il livello termico dell’energia prelevata.
Rispetto al classico ciclo frigorifero delle macchine elettriche derivato dal ciclo teorico di Carnot, il sistema adottato nell’assorbimento differisce per l’introduzione delle fasi di generazione e assorbimento in luogo della compressione. A valle della generazione seguono una condensazione ed un’evaporazione al cui termine si aggiunge l’assorbimento del fluido refrigerante nel fluido assorbente con forte sviluppo di calore. La fase di generazione di fatto è costituita dalla separazione per evaporazione dell’ammoniaca dall’acqua mediante l’apporto termico di una fiamma, ed è preceduta da una serie di scambi termici di pre-riscaldo della soluzione in ingresso al generatore. La fase d’assorbimento è costituita da una reazione chimica esotermica dovuta alle caratteristiche chimico fisiche dei due composti utilizzati e dalle proprietà del processo che governa la loro miscela.
domenica 26 febbraio 2012
QUANDO LA CALDIA PERDE ACQUA.
DI SOLITO UNA PERDITA DI ACQUA IN CALDAIA LA CAUSA E DOVUTA AL VASO D'ESPANSIONE SGONFIO ,L'ACQUA DALLA CALDAIA VIENE FUORI DALLA VALVOLA DI SICUREZZA CHE SI TROVA DI SOLITO SOTTO LA CALDAIA.PER EVITARE QUESTA PERDITA BISOGNA SVUOTARE L'IMPIANTO DA UN RADIATORE,PORTARE LA PRESSIONE A ZERO E GONFIARE IL VASO D'ESPANSIONE CHE SI TROVA DIETRO LA CALDAIA E GONFIARLO FINO A 1 BAR.SE VUOI GUARDO UN POST SOTTO DOVE E DESCRITTO COME FARE.
venerdì 24 febbraio 2012
Per chi vuole informazione di come si ottiene un patentino per conduzione impianti termici,basta andare su questo link.http://www.youtube.com/watch?v=iNDYfqSOcfA&feature=related.per avere una idea di come funziona una centrale termica o una Caldaia domestica qui si possono conoscere come la materia sia lunga e complicata, per tanto non fidatevi dai fai da tè del giorno che possono solo causare dei danni a voi e vostri cari.Le caldaie sono molto delicati per chi nonb conosce il mestiere e non ha i requisiti come il patentino.
martedì 21 febbraio 2012
L’acqua è un elemento indispensabile alla vita ed è quindi doveroso prestare la dovuta attenzione
alla sua qualità, ma anche alla
protezione dell’impianto. Infatti
l’impianto idraulico dell’acqua
di casa, per scopi sanitari e di
consumo, necessita di manutenzione, come ogni altro impianto.
Per effetto dei rigidi controlli che
vengono effettuati alla fonte, l’acqua distribuita dall’acquedotto è
garantita in termini di potabilità,
quindi è destinata al consumo
umano, può essere bevuta e utilizzata per scopi igienico-alimentari. Questa condizione può però
modificarsi nel corso del tragitto
tra la centrale di distribuzione e
l’utenza finale, per la possibile
contaminazione determinata da
disincrostazioni delle tubazioni
metalliche, dalla formazione e distacco di ossidi metallici, dall’ingresso di sabbia, terriccio e altre
sostanze solide imprevedibili. È
quindi consigliabile adottare delle
soluzioni che ne possano migliorare la qualità, sia in termini di
aspetto, sapore e per ridurre o
eliminare il problema del calcare
e delle corrosioni.
IMPIANTI A GAS.
La caldaia camera aperta detta anche tipo "B",necessità aria nel locale d'installazione con dei fori di ventilazione permanente dimensionata in base alla potenza termica della caldaia in locale come cucina si somma il piano cottura a gas.
E vietata l'installazione nei locale bagno,camera da letto, garage,box,e parti comuni.Importante che non esistono camini o stufe a legna nei locali adiacenti.La caldaia camera aperta e fondamentale che il camino sia dimensionato per avere un tiraggio minimo di 3,0 hpa.Consiglio sempre di cambiarla se ce la possibilità con una caldaia camera stagna.
domenica 19 febbraio 2012
La manutenzione delle stufe a legna o pellet.
La manutenzione è importante per mantenere in
buona efficienza l’apparecchio. Tutte le operazioni di
pulizia e manutenzione vanno fatte a fuoco spento e
con l’apparecchio freddo.
La frequenza della manutenzione di un apparecchio
alimentato a legna o pellet dipende dall’uso, in
genere ogni giorno va svuotato il cassetto della
cenere.
Per la manutenzione ordinaria è necessario pulire
il braciere e la camera di combustione da cenere,
fuliggine e residui della combustione, facendo
attenzione a eventuali fori tappati o incrostazioni.
Va anche pulito regolarmente il vetro ceramico con
sostanze sgrassanti. Una volta all’anno è consigliabile
far eseguire una manutenzione più completa, pulendo
anche la camera dei fumi, controllando la tenuta della
guarnizione del vetro, il sistema di ventilazione e
controllando la canna fumaria e il condotto di scarico.
La sicurezza delle stufe a legna la prima regola e:
La canna fumaria per l’espulsione dei fumi è molto importante e va dimensionata
in base al tipo e alla potenza dell’apparecchio. I fumi possono essere espulsi in
modo naturale o forzato: nel primo caso il fumo esce dalla canna fumaria per il
moto ascensionale naturale, nell’espulsione forzata nell’apparecchio è installata
una ventola che, collegata alla canna fumaria, evacua all’esterno i fumi prodotti
dalla combustione. Una presa d’aria esterna è necessaria per immettere aria ricca
di ossigeno all’interno del focolare ed evitare che l’aria per la combustione venga
prelevata dall’ambiente in cui è posizionato l’apparecchio. Il dimensionamento va
calcolato in base alla potenza del generatore di calore e all’ambiente.
sabato 18 febbraio 2012
Se lo stato vorrebbe il bene del proprio territorio
La soluzione sarebbe le case passive.
Nate in Svezia, le case passive
sono diffuse principalmente in
Germania, Austria e Olanda e altri
paesi nord-europei. In Austria, a partire dal 2015, la casa passiva sarà
lo standard prescritto per tutti gli
edifici. Nella regione austriaca del
Vorarlberg è obbligatoria già dal 1º
gennaio 2007.
L’istituto di case passive tedesco
PHI (Darmstadt) considera una costruzione passiva se questa soddisfa i seguenti requisiti (quantitativi):
• fabbisogno energetico utile
richiesto per il riscaldamento
≤ 15 kWh/(m²a)
• c a r i c o t e r m i c o i n v e r n a l e
≤ 10 W/m²
Quando vale la nostra terra?
Lo spirito della Legge intende,
infatti, richiamare gli addetti ai lavori a un onesto senso di responsabilità, perché le conseguenze
dello spreco energetico e dell’inquinamento che ne deriva stanno
distruggendo il nostro pianeta.
L’ambiente va salvaguardato e
protetto con estremo, individuale
senso di responsabilità.
Il nostro futuro non può e non deve
dipendere solo da una Legge, ma
soprattutto da una coerente inversione di tendenza nel comportamento degli addetti ai lavori, da
un sincero cambio di prospettiva
nell’intervento edile, in altre parole,
da un nuovo e più saggio modo di
costruire.
Bruciare sperperando le risorse della nostra Terra è uno spreco inutile
di denaro, un danno per noi, e un
disastro per i nostri f
CALDAIE IN BLOCCHO
In questi giorni la neve a portato molti blocchi alle caldaie.Il 90% dei blocchi delle caldaie e dovuto a congelamento della griglia aspirazione o il comiglioli pieni di neve.Adesso passato questo maltempo, i problemi sono alla pressione della caldaia,il funzionamento caldaia e pregiudicato dalla temperatura fredda del'aria che entra nella aspirazione e si possa creare condensa nei tubicini del pressostato dei fumi.Le caldaie Biasi o berretta sono quelli più soggette.La caldaia condensazione e la più affidabile.
mercoledì 1 febbraio 2012
QUESTO SISTEMA PER ESSERE AUTONOMO DA EVENTUALI CRISI DEL PETROLIO
ll sistema permette di ottenere un
impianto di riscaldamento che sfrutta al 100% risorse
rinnovabili come la legna e il pellet. Il sistema è costituito
da un termocamino o una termostufa che, in modo autonomo, riscaldano tutta l‘abitazione e producono acqua
calda sanitaria per la famiglia. Il termocamino o la termostufa possono essere inseriti sia in impianti tradizionali
con termosifoni sia in impianti a bassa temperatura, ad
esempio a pavimento o a zoccolino. La flessibilità del
sistema permette di collegare in parallelo all’impianto
un’eventuale caldaia pre-esistente. L’impianto idraulico
prevede che il termocamino o la termostufa siano collegati in parallelo a pannelli solari altamente selettivi, in
grado di sfruttare l’energia termica proveniente dal sole,
e a un accumulatore. Questo è un serbatoio ben coibentato per la produzione e l’accumulo di acqua calda per
il riscaldamento e sanitaria. Inoltre, l’accumulatore è in
grado di conservare le calorie generate dalle diverse fonti
di calore e ridistribuirle in modo costante anche quando
il termocamino è spento.
Il modulo permette di ottenere maggiore efficienza
del sistema e risparmio sui consumi?
Un impianto di riscaldamento centralizzato dotato di moduli di
contabilizzazione rappresenta la sintesi ottimale tra i vantaggi dati da un
sistema centralizzato tradizionale e quelli tipici di un impianto autonomo.
Questo perché la scelta di un’unica caldaia di grande potenza garantisce,
in genere, rendimenti maggiori rispetto alla somma di più caldaie di
piccole dimensioni, con maggiore efficienza e diminuzione delle spese. Un
impianto centralizzato dotato di contabilizzazione contribuisce al risparmio
energetico anche per un fattore psicologico:
Cosa si intende per modulo di contabilizzazione?
Si tratta di un dispositivo idraulico da installare in un impianto di
riscaldamento centralizzato che permette di determinare, per mezzo di
strumenti di misura certifi cati, gli effettivi consumi energetici di ogni singola
unità abitativa. Ma permette anche di contabilizzare la quantità di acqua
sanitaria fredda e calda utilizzata. Questi dati permettono di effettuare
una corretta ripartizione delle spese condominiali di riscaldamento, in base
all’energia realmente prelevata dal circuito primario. Inoltre il sistema
consente la completa autonomia gestionale, poichè ogni condomino può
autonomamente decidere l’accensione, spegnimento e impostazione della
temperatura di ambiente sul proprio termostato limitatamente al sistema di
riscaldamento di pertinenza.
È obbligatorio installare il modulo? Cosa prevede
la normativa?
La contabilizzazione è stata considerata già nelle Direttive Europee
91/565/CEE e 93/76/CEE con il fi ne di migliorare l’effi cienza energetica
e fare in modo che gli stati membri adottassero la ripartizione delle spese
secondo i consumi delle singole utenze.
In Italia, a partire dalla Legge 10/91 e dai successivi D.P.R. 412/93
e D.P.R. 551/99 che trattano di risparmio energetico, si è introdotto
un sistema che prevede l’installazione obbligatoria di sistemi di
contabilizzazione. Alcune regioni, recependo le direttive nazionali, hanno
emanato normative che meglio specifi cano l’adozione del sistema: il
Piemonte è stata la prima e ha stabilito che entro settembre 2012 tutti i
condomini dovranno essere dotati di contabilizzazione.
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